Un’altra ricetta che ha il sapore della Toscana, con i suoi profumi e con la sua semplicità:)
Come forse si è capito non amo le ricette complicate e negli anni mi ritrovo sempre più a “togliere per aggiungere” perchè ho scoperto che semplificando, togliendo, si ottiene il risultato contrario a quello che ci si aspetterebbe e si aggiunge spesso qualità.
Una filosofia che adotto in tanti aspetti della mia vita, dal cibo, ai viaggi, alle amicizie, agli oggetti che mi circondano, e in cui mi ritrovo sempre più.
COSA CI VUOLE:
INGREDIENTI:
- 400 gr di cavolo nero (tolta la parte centrale e dura della foglia ne resterà circa la metà)
- 1 spicchio di aglio
- Un cucchiaio di pinoli ed uno di mandorle
- Sale, pepe
- Olio evo a piacere (si dice che io non sia esattamente di manica larga nel dosarlo…;)
- 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie (per chi non è vegano si può sostituire con 1 bel cucchiaio abbondante di parmigiano o grana padano)
- Pasta (io ho usato pasta fresca biologica di semola e quinoa)
COME SI FA:
PER FARE LA PASTA
Si sbollantano per pochi minuti le foglie del cavolo nero (dopo averle private della parte centrale della foglia e del gambo)
Si mischiano tutti gli ingredienti e si mettono nel mixer.
Si fa cuocere la pasta (in questo caso ho usato della pasta fresca con quinoa) nella stessa acqua usata per sbollentare il cavolo nero.
Scolata la pasta si condisce con il pesto e si aggiunge qualche pinolo e qualche foglia di cavolo che avremo lasciato intera.
Pochissimi passaggi per una ricetta che fa il pieno di antiossidanti, fibre, minerali e vitamine e che agisce nella prevenzione del cancro.
Buonissima peraltro:)