Vegan Cheesecake

Sarò onesta: a questa ricetta non credevo neanche io!

…ieri sera, dopo averla fatta ed avere costatato che in effetti la consistenza era quella giusta e che pareva proprio una cheesecake vera, la ho portata a tavola affermando che forse non la avrei nemmeno proposta.
Infatti è una ricetta nata per due motivi: sperimentare l’autoproduzione del tofu e vedere se una ricetta così “estrema” (una cheesecake senza cheese..???) poteva uscire in qualche modo commestibile.
Ho letto e tentato di approfondire l’argomento in rete, trovando un grande caos e ne sono uscita più confusa che altro perchè nessuna ricetta mi convinceva del tutto.

Per cui alla fin fine ho deciso di fare di testa mia, ho annotato mentalmente gli spunti migliori e sono andata ad istinto, divertendomi in questo piccolo esperimento. Non ci credevo neanche io quando l’ho assaggiata scoprendo che era…. buonissima!!

Alla fine di tutto, a torta digerita posso fare però un’altra considerazione.
Questa torta è sì vegana, quindi andrà benissimo per chi, per qualsiasi motivo, abbia fatto una precisa scelta alimentare.
Mentre per chi, come me, ha a cuore temi etici ed ambientali ma i suoi pasti non sono sempre ed esclusivamente vegani e sono attenti al consumo di alimenti salutari, la classica cheesecake fatta con una fresca ricotta è più salubre, contiene meno grassi e resta più indicata sotto il profilo nutrizionale.
Infatti panna di soia, spalmabile ed altri ingredienti sono sicuramente più ricchi di grassi e di aromi (e sappiamo che in Italia la dicitura aromi lascia, purtroppo, grandi spazi di utilizzo ai produttori e spesso non sono esattamente alleati alla salute) e sono troppo lavorati.

Ma, prima di vedere la ricetta, entriamo più nel dettaglio.

La panna di soia che ho utilizzato (Granarolo con soia no igm) contiene: Estratto di soia 83% (acqua, semi di soiadecorticati (7%)), olio di girasole, destrosio; stabilizzanti: gomma di xanthan, gomma di guar, farina di semi di carrube, carragenina; emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi; aroma naturale, amido di tapioca; antiossidante: estratto di tocoferoli

Lo yougurt di soia Alpro: acqua, semi di soia decorticati (7,8%), latte di cocco (4,3%) (crema di cocco, acqua), zucchero, citrato tricalcico, correttori di acidità (citrato di sodio, acido citrico), stabilizzante (pectina), aroma naturale, sale marino, vitamine (B12, D2), antiossidanti (estratto ricco di tocoferolo, esteri dell’acido ascorbico con acidi grassi), fermenti vivi dello yogurt (Streptococcus thermophilus, Lactobacillus bulgaricus)

Lo Spalmabile Valsoia: Estratto di soia fermentato 75% (acqua, semi di soia (8,4%), fermenti vivi), olio di cocco, fibra alimentare, addensanti: carragenina-alginato di sodio, stabilizzante: pectina, fosfato di calcio, sale marino, vitamina D2

Il latte di soia Granarolo per fare il tofu: Acqua, semi di soia decorticati (6,4%), zucchero, fibra alimentare (inulina) (1,2%), aromi naturali, cloruro di potassio, stabilizzante: gomma di gellano.

Decisamente questa ricetta non rispetta il principio che cerco quanto più possibile di rispettare e che è stato bene espresso da un Dottore di cui ho grande stima, Franco Berrino:

Quando andate al supermercato andateci sempre accompagnati dalla vostra bisnonna (immaginatevela se non l’avete più ) e tutto quello che la vostra bisnonna non riconosce come cibo… non compratelo.
Leggendo l’etichetta se ci sono sostanze che lei non capisce cosa sono… non compratelo. Se ci sono più di 5 ingredienti… non compratelo. Se c’è scritto che fa bene alla salute… non compratelo!!!

(Prof. Berrino, oncologo dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano)

Passiamo però alla ricetta che, al di là delle considerazioni personali, resta una buonissima alternativa per chi è vegano o chi è intollerante ai latticini:)
La base è perfetta e sinceramente non ho sentito affatto l’assenza del burro che ho tentato di sostituire anche con l’aggiunta delle nocciole, il cui olio ha un gusto “morbido” che lo può ricordare e l’aggiunta dei frutti rossi gli da un sapore non banale.
La consisenza ed il sapore della crema sono ottimi, anche se sicuramente più vicini allo yougurt che al formaggio (è anche più vellutata e meno pastosa).
Sono sicura che se la facciamo assaggiare senza dire che è un fake sarà davvero una sorpresa scoprire che non ci sono latticini!

Se la provate fatemi sapere se vi piace e le vostre impressioni!:))

 

COSA CI VUOLE:

INGREDIENTI:

PER LA BASE:

  • 400 gr di biscotti tipo digestive ai frutti rossi
  • 50 gr di nocciole
  • 4 cucchiai di olio di girasole bio
  • 3 cucchiai di frutti rossi misti
  • PER LA CREMA:
  • 100 gr di tofu al naturale (io lo ho autoprodotto a partire da 1 litro di latte granarolo di soia bio, ma potete tranquillamente comprarlo)
  • 1 confezione di spalmabile classico Valsoia
  • 200 ml di panna di soia Granarolo
  • 1 confezione di yougurt al cocco della Alpro da 500 gr (il sapore di cocco non si sentiva minimamente nella crema)
  • PER IL COULIS DI FRAGOLE:
  • 500 gr di fragole
  • 100 gr di zucchero a velo
  • 1 cucchiaio di limone
    La decorazione la ho fatta con il ribes ma negli ingredienti non lo ho messo per timore venisse troppo acidulo.

COME SI FA:

LA BASE:

Frullare tutti gli ingredienti (eccetto l’olio)

Mettere la “polvere” ottenuta in un pentolino antiaderente con l’olio e farla andare per pochi minuti, fino a quando non avremo una costistenza pastosa, compatta.

A questo punto la mettiamo in una teglia di quelle a cerniera e la mettiamo in frigo almeno un’ora e nel frattempo prepariamo la crema.

LA CREMA:

Mettiamo la panna in un pentolino e la facciamo scaldare dopo avere aggiunto l’agar agar. Dopo 2 minuti spegniamo, facciamo intiepidire ed aggiungiamo il resto degli ingredienti (tofu, yougurt, spalmabile).

Se il tofu utilizzato è di quelli comprati la crema dovrà essere frullata (nel mio caso il tofu autoprodotto era morbidissimo e cremoso e  non c’è stata questa necessità).

Mettiamo la crema sulla base, livelliamo e lasciamo in frigo diverse ore (io la ho lasciata tutta la notte ed il mattino la consistenza era perfetta!)

IL COULIS DI FRAGOLE:

A questo punto possiamo decorarla con frutta fresca e servirla con un coulis di fragole o altri frutti di bosco.

Dopo aver tagliato a pezzi le fragole le mettiamo in un pentolino antiaderente e le facciamo appassire per 2 o 3 minuti.
Aggiungiamo lo zucchero a velo ed il limone e quando vedremo uscire il liquido e le fragole diventeranno “marmellatose” possiamo frullare con il minipiner e la salsa è pronta.