Da piccola odiavo il latte. Anzi, odiavo proprio fare colazione ma per il latte nutrivo proprio una repulsione inspiegabile.
Per diversi anni mia mamma mi ha costretta a berlo. Per un po credo di averlo fatto, ma ne ho perso i ricordi. Quello che ricordo bene sono tutti gli anni in cui, appena mia mamma usciva dalla cucina per andarsi a preparare per il lavoro, io sgattaiolavo al lavandino e con una precisione chirurgica buttavo tutto il latte nello scarico del lavello, al centro esatto, in modo da non dover aprire il lavandino insospettendola.
Anni ed anni di questa scena ridicola! Ma quello che è ancora più ridicolo è che, confessando poco tempo fa le mie malfatte in una cena di famiglia, cosa vengo a scoprire? Che mio fratello, 9 anni più tardi di me, ripeteva la stessa identica cosa, gettando quotidianamente tutto il latte nel lavandino!
Ora, che mamma sono io e mamma di un undicenne che odia fare colazione, gli faccio fare esattamente quello che gli pare. Certo, la colazione è un pasto importantissimo ma in una persona che mangia bene ed in modo equilibrato, se l”organismo rifiuta una determinata cosa o un pasto, magari c è un motivo. Continuo a proporla in modi diversi, senza essere pressante. Continua a rifiutarla, non vuole bere ne mangiare nulla, da anni.
Tra le varie proposte colazioni salate (che io adoro!!!) ma anche bevande vegetali. Qui il latte di mandorle, preparato questo fine settimana per tentarlo:)
Ci sono riuscita???
(Assolutamente no! In compenso io ne bevuto più di mezzo litro)
Al mattino, quando ci svegliamo, io ho la necessità di bloccare il mondo per mezz’ora e di fare colazione, in pace. Ed il piccolo riccio si sveglia lentamente sul divano con Red (Red non si sveglia lentamente visto che lui, ‘tacci sua, dorme tutto il giorno).
Ecco quindi la mia ultima prova di domenica, il latte di mandorle, a mio avviso riuscitissimo. Altro che colazione, io lo ho bevuto a colazione per merenda e dopo cena: finito in un giorno!
LATTE DI MANDORLE
COSA CI VUOLE:
- 300 gr di mandorle fresche (o secche, fatte prima reidratare per una notte in acqua)
- 100 gr di zucchero mascobaldo (in alternativa, quello che preferite)
COME SI FA:
- Pela le mandorle e tritale molto finemente con lo zucchero
- Metti il trito in uno srofinaccio pulito (meglio se ne tenete alcuni pronti ad usi alimentari e quindi lavati senza ammorbidenti e sostanze che potrebbero essere dannose, oltre a rovinare il cibo), chiiudilo a fagotto ed immergilo in una ciotola di acqua per tutta la notte
- Alla mattina, o comunque passate le otto ore, trasferisci il trito in uno strofinaccio possibilmente a maglia larga e poi inizia a strizzare, strizzare e strizzare nell’acqua. Piano piano l’acqua diventerà sempre più bianche ed il latte di mandorle sarà pronto:)